Erbario di famiglia – spettacolo teatrale
“Erbario di famiglia”
Lettura – spettacolo con musica dal vivo di e con Elisa Occhini
Un omaggio alla terra d’origine dell’autrice, a tutte le terre di origine, alla prime fra tutte: il grembo della madre
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Uno spettacolo che vede Elisa Ochini in scena a raccontare la storia di quattro generazioni di donne: una nonna, una madre, una figlia e una bimba, che deve ancora nascere.
“Il mio è un dono: ce l’ha mia mamma, ce l’ha mia nonna e ce l’avrai tu. Se sei femmina!”. Così inizia il racconto di Teresa alla sua pancia, dove abita un bimbo. Il “dono” di cui parla è la capacità di generare vita, di far nascere fiori in un giardino deserto, di tessere storie e di unire i ricordi. Questa madre-giardiniera cura le piante come la vita che porta in sé. La vita “fuori” – travasare, seminare, innaffiare – dialoga costantemente con la vita interiore. Quello di Teresa è un viaggio alla ricerca delle proprie radici più profonde, in cui tre generazioni di donne dialogano tra loro. Ad aiutare Teresa in questo cammino tra i ricordi, ci sono i fiori, veri insegnanti che spiegano l’ecologia familiare in cui è vissuta. Ciò che le lega è il rapporto con i fiori. Il pretesto per mettersi in viaggio è una domanda: “Ma io da dove vengo?”. La risposta riguarda tutti noi: “Tu vieni dalla bellezza”. Erbario di famiglia è un invito alla scoperta delle nostre radici ancestrali, a coltivare la bellezza, a proteggere il nostro ecosistema familiare, ad accogliere la morte e a difendere la vita.
Ricerca drammaturgica e realizzazione dello spettacolo
La drammaturgia nasce dall’incontro con La botanica del desiderio del giornalista Michael Pollan. L’intuizione che ha stuzzicato la creatività dell’artista è stata quella di porre le piante – e non l’uomo – al centro dell’evoluzione. L’autore afferma che non è l’uomo a decidere quali piante coltivare e pertanto a far sviluppare, bensì il contrario: le piante, con le loro peculiarità e con la loro astuzia, fanno leva sui bisogni profondi dell’uomo e lo costringono a coltivarle. Tra i bisogni individuati da Pollan – dolcezza, oblio, bellezza, nutrimento –, l’autrice si è concentrata sul bisogno di bellezza, al quale risponde il mondo dei fiori. Lo spettacolo è una personalissima interpretazione del mondo floreale e della natura attraverso il punto di vista di tre generazioni di donne, che hanno bene a mente la nostra stretta dipendenza – non solo fisica ma anche psicologica ed emotiva – con il mondo delle piante.
Lo spettacolo pensato, realizzato e prodotto da Elisa Occhini, vede la collaborazione tutta al femminile di altre professioniste del settore, che ben si sposa con i personaggi che abitano la scena.
Erbario di famiglia è uno spettacolo “fuori dal tempo e dallo spazio”; personalissimo e insieme universale, in cui ciascuno si può almeno in parte riconoscere.
Parte della drammaturgia è un video di famiglia (montato dalla videomaker Elisabetta Ferrando) che non è puramente ad uso “estetico”, ma dà concretezza e verità alla finzione teatrale.
Elisa Occhini, genovese di nascita e torinese di adozione, è laureata in Filologia Moderna presso l’Università di Torino. Si forma come attrice presso “La Quinta Praticabile” di Genova e con diversi maestri di caratura internazionale. Nel 2009 vince il premio “Hystrio alla vocazione – Teatri Possibili di Pieve Ligure”. Ha recitato con diverse compagnie italiane e francesi. Attualmente collabora con la compagnia torinese MunicipaleTeatro. Dal 2011 interpreta testi di propria produzione e conduce laboratori di teatro per adulti e per la terza età presso Spazio Ortensia.
/ EVENTO GRATUITO APERTO A TUTT*
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